IL MONDIALE DI TUTTI di Massimo Barbolini

IL MONDIALE DI TUTTI di Massimo Barbolini

Sul numero 24 di Scienza&Sport, l’Editoriale di Massimo Barbolini è dedicato ai FIVB Women’s World Championship 2014 che si svolgono in Italia dal 23 settembre al 12 ottobre.

 IL MONDIALE DI TUTTI

Da una settimana, in Italia, sta avendo luogo la 17ma edizione dei Mondiali femminili di pallavolo. Per quasi un mese, il nostro paese è al centro dell’attenzione, in quanto nazione ospitante del più importante appuntamento, dal punto di vista tecnico e mediatico, della pallavolo mondiale.

Quattro anni fa fu la volta dei Mondiali maschili, ora tocca all’edizione femminile, prova del grande impegno, ancora una volta, profuso dalla nostra Federazione. Ma che Mondiale sarà il primo Mondiale femminile della storia in Italia?

Sicuramente sarà il Mondiale del pubblico. Prima di tutto perché da sempre la Nazionale di pallavolo, maschile o femminile, è un incredibile polo d’attrazione per i suoi tifosi. Inoltre, la pallavolo – in special modo quella femminile – conta il maggior numero di tesserati dopo il calcio, e questo grande bacino si sposta spesso e volentieri nei palazzetti nostrani. Infine, il pubblico della pallavolo femminile è rimasto uno dei punti fermi del nostro movimento, anche dopo la partenza di molte campionesse e la scomparsa di tanti sponsor, continuando a segnare grandi presenze sugli spalti italiani.

Sarà anche un Mondiale equilibrato e spettacolare: equilibrato perché sono almeno cinque le squadre candidate alla vittoria finale; spettacolare, poiché, oltre a queste squadre ci sono altrettanti team di alto livello che daranno vita a partite di grande spessore tecnico e sarà un piacere osservarle per tutti gli appassionati. Volendo fare nomi, penso che tra Brasile, Russia, Italia, Cina e USA, uscirà il nome della squadra che salirà sul gradino più alto del podio.

Infine, sarà il Mondiale delle giocatrici, giovani o meno giovani, ma di sicuramente valore. Infatti, spesso si pensa al futuro, si apprezza chi da più spazio alle giocatrici più giovani, di prospettiva, ma alla resa dei conti, quando si arriva a un Mondiale, un appuntamento fondamentale, tutti puntano, come giusto che sia, ad avere le giocatrici migliori in quel momento, siano esse alla prima o alla quarta esperienza iridata. Prepariamoci quindi, a vedere tante atlete di valore pronte a fare la differenza indipendentemente dalla propria carta d’identità.