Fisiologia e influenza sulle prestazioni fisiche e sul recupero degli atleti con riferimento al calcio
Il sonno rappresenta un bisogno primario del nostro organismo; infatti, l’essere umano passa circa un terzo della sua vita dormendo. Anche se tutte le funzioni del sonno sono sconosciute, è evidente come sia strettamente legato alla salute fisica e mentale, ai processi cognitivi e alle funzioni metaboliche. Nonostante le evidenze sperimentali dimostrino che le ore dedicate al sonno svolgano un ruolo significativo nel recupero e nella prestazione degli atleti, spesso sono proprio quest’ultimi che trascurano tale processo fisiologico. Infatti, le ricerche sperimentali dimostrano che gli atleti hanno spesso una qualità e una durata del sonno inferiore rispetto ai non atleti.
È fondamentale per l’atleta comprendere che, per ottenere una prestazione ottimale, durata e qualità del sonno sono indispensabili quanto il tempo trascorso ad allenarsi. Anzi, più tempo si dedica al training, maggiore dovrebbe essere la durata del riposo notturno. In questa prima parte saranno analizzati gli aspetti fisiologici che influenzano il sonno, per evidenziare in un secondo articolo, la sua relazione con le prestazioni e il recupero nel calcio.
Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio pubblicato su Scienza&Sport n. 34, aprile-giugno 2017, alle pagine 14-18.